Che cos’è un link

Siamo abituati a pensare al link come all’insieme di lettere che compaiono nella barra degli indirizzi, ciò che identifica un sito web. La realtà è molto più variegata in quanto ne esistono molti altri che vengono utilizzati per una precisa strategia di comunicazione. Trattasi di collegamenti ipertestuali che vengono utilizzati per aumentare la popolarità o la visibilità di un sito web, il cui fine è incrementare le iscrizioni o lasciare una fonte per informazione o chiarimenti. Per capire meglio questo discorso basta pensare a quante volte i link vengono condivisi per mostrare un video divertente o per prenotare una visita medica. L’obiettivo è diverso così come la tipologia di link utilizzato. Non sorprende che esistano dei professionisti del settore, specializzati in linguaggio SEO e link building, entrambe forme di comunicazioni molto comuni e che possono totalmente cambiare il business delle aziende. Giostrando al meglio i link sarà facile aumentare le visite a un sito, trasformando il tutto in potenziali clienti o utenti interessati a un progetto (come nel caso di associazioni di volontariato o imprese operanti nel settore sanitario).

Quanti tipi di link esistono

Il link di navigazione è il più comune e concede all’utente di spostarsi da un sito all’altro con relativa semplicità. Il link associativo è quello che compare a ridosso di una parola sottolineata e di diverso colore rispetto al testo, molto comunque nelle pagine di approfondimento di un argomento. Ed effettivamente una volta cliccate aprono pagine con un argomento correlato con lo scopo di divulgare informazioni che hanno una certa inerenza con il topic aperto precedentemente. C’è poi il link di rimando, ovvero una lista che rimanda il navigatore a determinati argomenti qualora non avesse trovato la risposta nella pagina aperta e il link diretto ad altri siti. È importante capire quando vengono utilizzati e come usarli per raggiungere un determinato scopo: il link building. Nel link building ritroviamo i backlink, collegamenti che attestano la validità di un sito e che Google utilizza come metro di paragone per migliorarne il posizionamento nelle pagine di ricerca. Ovviamente il numero di backlink deve provenire da siti affidabili e in linea con il proprio target.

Che cos’è il link building

Chi sa come fare link building ha un forte potere dal punto di vista informatico perché capace di aumentare le visite al proprio sito mediante l’uso degli altri link. Questa pratica è anche conosciuta come SEO link building, ovvero usare le continue visite e la popolarità crescente per migliorare il ranking di posizionamento all’interno di motori di ricerca come Google. Questa dinamica non è così facile come possa sembrare in quanto esistono diverse linee guida che modulano questo processo ed evitano che i furbetti possano raggiungere un buon posizionamento in modo scorretto. I link infatti dovranno, prima di tutto, essere fluidi e naturali. Non basta quindi inserire un link forzato all’interno di un collegamento popolare perché Google (o affini) se ne rendono conto e penalizzano la piattaforma scorretta. Nell’ottica SEO viene data particolare importanza agli articoli del sito, questi dovranno utilizzare delle parole chiave o delle frasi che vengono spesso ricercate dagli utenti ma, anche in questo caso, le parole chiave (o keywords) vanno rilasciate in maniera naturale all’interno del testa, altrimenti si incorre in una penalità. Per fare link building conta la quantità di backlink usati, la qualità dei contenuti, l’eterogeneità dei collegamenti e il periodo di tempo con cui sono stati ottenuti. Insomma, un mondo ben strutturato la cui missione è migliorare l’esperienza dei navigatori ed evidenziare i siti migliori.

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